martedì 12 dicembre 2006

Visioni dall'Inferno, ovvero John Constantine (Mike Carey) non è Dante

Grande numero, questo di John Constantine/Hellblazer, passato per l'occasione dalla gloriosa Magic Press (un sentito grazie) alla Planeta De Agostini.
Grande numero e, soprattutto, divertente: oddio, non divertente nel senso di spassoso, ma piacevole da leggere per le trovate della sceneggiatura di Mike Carey e il disegno azzeccato e talentuoso dell'argentino Leonardo Manco (con l'apporto di Giuseppe Camuncoli nella prima parte), senza dimenticare i colori di Lee Loughridge.

Qualche piccola crepa a mio parere nella trama si trova, ma si perdona subito. Il viaggio di John Constantine all'Inferno, non nuovo nell'impresa, lascerà il segno, per la trama coinvolgente e l'interpretazione che sceneggiatore e disegnatore danno dei personaggi, tutti dannati: persino Constantine che, si sa, alla fine la scampa sempre, ne resta decisamente segnato, questa volta in modo ancora più ineluttabile.
Se ne esce peggio, in questo volume, è perchè questa volta gli viene mostrato chi detiene lo scettro della cattiveria suprema, chi è il vero "bastardo" (e ahimè non è lui).
Così John Constantine non uscirà, come Dante, a "riveder le stelle"..

Tanti sono i personaggi che si sono incontrati nel corso di una delle serie più lunghe in casa DC (Vertigo), e che qui fanno capolino, ma credo che le vicende siano chiare anche per il nuovo lettore: certo, l'appassionato vi trova il piacere aggiunto della familiarità e della rivisitazione.

John Constantine Hellblazer - Giù nella terra dei morti, ed. Planeta De Agostini (contine gli albi originali 206-212), 11,95 euro.

P.S.: il sito della Planeta è ancora un po' scarno! (e "stranamente" bilingue!)

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