venerdì 15 dicembre 2006

Il Flauto Magico (non) di Baricco

Si contano sulle dita di una mano le volte che sono stato all'opera, e questa è stata la mia prima del Flauto Magico di Mozart, non pretenderò quindi di fare critica, darò solo la mia impressione.
Ottima l'interpretazione vocale e l'esecuzione musicale, mi sono piaciuti anche costumi e scenografia: all'inizio temevo che la giostra posta al centro del palco rubasse la scena, timore che si è rivelato presto infondato.

Quel che non va, ahimè, e qui la mia critica non è originale, è la versione aggiornata e riveduta che ha dato Baricco dei recitativi, ovvero delle parti che introducono le arie, presentando la scena e spiegando un po' la storia, declamate in italiano da attori e dagli stessi cantanti.
Se da un lato non posso che trarre una maligna soddisfazione nel vedere gli habitué inferociti (anche questa sera vi sono state vivaci contestazioni), il testo è del tutto estraneo al resto dell'opera, il pathos del cantato si disintegra, e se lo scopo era sdrammatizzare le battute sono di livello troppo terra-terra per fare da contraltare.
Insomma, l'effetto è quello di una reclame indesiderata e troppo lunga, che non si può che sperare che finisca presto per dare spazio alla "vera" scena. Solo alla fine, purtroppo, ci si abitua, la pubblicità diventa un vociare indistinto, e la mente è libera di divagare.

Non sia mai che un'opera non si ritenga intoccabile, ma chi rischia mettendoci del suo deve tenere in conto il (possibile) fallimento.. (ipse dixit)

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