Ovvero "Stagioni difficili", quinto volume della serie Fables, uscita in America per la Vertigo, la linea "adulta" della DC Comics, e pubblicata in Italia dalla Planeta DeAgostini. Questo volume contiene gli albi 22 e dal 28 al 33.
Per chi non conoscesse la serie, Fables vede i personaggi delle favole rifugiati sulla Terra, mescolati in mezzo agli umani, a seguito dell'invasione del loro mondo per mano di un sempre misterioso Avversario.
Molte sono le favole cadute, alcune hanno perfino tradito: le sopravvissute vivono una vita in un certo senso imborghesita, quelli che si possono mischiare fra gli uomini in città, le favole più bislacche, animali parlanti, draghi e mostri di varia natura, in un rifugio chiamata "la fattoria", nascosti grazie a potenti magie di occultamento.
Ma la guerra non è ancora finita...
Questo è un numero che definirei di transizione: nella prima storia, separata dalle altre, si fa conoscenza col personaggio di Cenerentola, e delle sue "sporche" attività (per analogia col soprannome?).
La seconda storia è un flashback che ci porta alla Seconda Guerra Mondiale, quando Luca Wolf (l'equivalente di Ezechiele Lupo) combatteva con gli Alleati contro l'eterno nemico nazista, che si prepara a rianimare una vecchia leggenda.
Nel resto del volume invece si parla delle vere stagioni difficili, ovvero l'autunno che il mondo esiliato delle Favole dovrà affrontare, superato l'assalto dei soldati di legno, con il parto di Biancaneve e l'elezione del nuovo sindaco di Favolandia.
Dal punto di vista narrativo questo volume lo definirei "debole". In parte questo è giustificato dal fatto che gli eventi presentati sono solo un preambolo di futuri avvenimenti.
D'altra parte bisogna dire che la storia di guerra è assai scialba, valida solo per qualche inutile quanto scontata citazione cinematografica, e degli insulti gratuiti rivolti ai francesi.
La storia che vede Cenerentola protagonista è discreta, quantomeno nel tratteggiare i vari momenti del suo particolare ruolo, ma è troppo breve per dare qualcosa in più.
La terza parte non soddisfa, qui i personaggi sono sceneggiati con molta superficialità, e succede un po' di tutto senza che si possa apprezzarne la narrazione.
Quel che più intriga della serie è l'idea alla base, l'aver riportato a nuova vitalità i personaggi della narrativa più o meno popolare, attualizzandoli. Coma sarebbe oggi il Lupo Cattivo, se vivesse in mezzo a noi? E Biancaneve? E il Principe Azzurro?
Speriamo che l'autore, Bill Willingham, non si perda nei prossimi volumi...
I disegni di Mark Buckingham e Tony Akins non superano la mediocrità, con qualche vera caduta di stile, molto meglio le copertine di James Jean.
Il volume meriterebbe un diverso apparato redazionale, approfondendo i vari personaggi che appaiono anche solo come comparse, anche se bisogna dire che tale mancanza c'è anche nell'edizione originale.
Fables, Stagioni difficili, ed. Planeta DeAgostini, 11,95 euro.
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