sabato 29 settembre 2007

Ritardi e letture

Che dire, scrivere questo blog è diventato un disastro, manca il tempo, la connessione a internet (libera! cioè fuori dal lavoro) è possibile in rari momenti che mi fanno capire quanto si è dipendenti da questo mezzo.
Una dipendenza che non è quella (spero) di un addicted, in parole povere un drogato, nè quella di un pesce che vive solo nel suo elemento naturale, l'acqua, ma una dipendenza per il piacere di navigare, leggere, entrare in contatto con altri mondi, e persone, curare i propri hobby, distrarsi, trovare informazioni, studiare, ecc.

Non scevro da colpe è la situazione italiana, in cui non esiste una tutela del consumatore e il mercato delle connessioni a internet è fatto di contratti dalle clausole oscure, chiari solo a chi qui contratti li ha scritti, li propone e li impugna, in cui il mercato non propone scelte ma impone vincoli, e infine, ultimo ma non ultimo, in cui il costo è decisamente ancora e sempre eccessivo (per i servizi che vengono offerti).

Terminate le lamentele di rito, posso solo dire che in questo periodo ho letto pochi fumetti, e qualche libro in più... per i libri l'ultimo è Baraonda sugli Champs-Elysées, di Léo Malet, che vede protagonista Nestor Burma, Fazi Editore (9,5 euro). La copertina è di Jaques Tardi, che ha fumettato altri romanzi di Malet. (spero di aggiungere presto altro)

sabato 1 settembre 2007

Letture estive

Ultime letture: un libro d'evasione, Il gioco del trono di George R.R.Martin (il primo di un ciclo, qui una breve intervista all'autore), edito dalla Arnoldo Mondadori Editore (nella collana Urania Fantasy, si trova in edicola a 7,50 euro), e Arrivederci amore, ciao, di Massimo Carlotto, edito da edizioni e/o, 9,50 euro.


Il primo libro è un fantasy dalla solida struttura narrativa, delinea ottimamente un mondo e soprattutto una giostra di personaggi, con un'ambientazione fantasy in cui elementi magici/fantastici sono utilizzati con discrezione e si pone gran cura sull'intreccio che segue le oscure trame di palazzo e il racconto dei rapporti psicologici tra i diversi attori delle vicende.
La storia, che si dipana per più di 800 pagine (e non finisce qui!), avvince e prende. Se si può fare un appunto è nell'eccessiva frammentazione che si crea, accendendo i riflettori di volta in volta su personaggi sempre diversi. I "cattivi", anche se a volte sembrano cattivi da serial televisivo, si dimostrano convicenti, e chissà che non siano più realisti di tanti altri.

Qui la notizia che dal libro si produrrà una serie televisiva.


Il secondo è un romanzo che narra in prima persona le vicende criminali di quello che si potrebbe definire un grandissimo bastardo, ma forse più semplicemente uno che ha perso ogni limite morale e si comporta secondo schemi criminali di raggiungimento del successo.
In realtà riesce ad essere al contempo un gran vincente e un gran perdente, soprattutto se si esamina il suo rapporto con le donne: dominatore, eppure destinato a una insoddisfazione ineluttabile, nella sua necessità di imporre un rapporto di forza e di degrado, impossibilitato ad avere un rapporto che non sia di superiorità e predazione.
Comunque un grande esempio di flessibilità e determinazione!
Il racconto ha un ottima tensione adrenalinica, trasmessa direttamente dalla coscienza del protagonista: anche qui se si devono ravvedere dei difetti secondo me nella non chiarissima generazione del carattere del protagonista, proveniente dalla lotta armata e destinato ad approdare alla "semplice" criminalità, ovvero come si passa dall'essere degli idealisti più o meno sprovveduti, com'era qui l'antieroe del romanzo, a delle carogne senza remore, e nel finale, antimorale di una antifavola del nordest italiano, forse troppo (anti)idilliaca (bisogna dire che il protagonista resta sempre umano, anche fragile, non è il bastardo da cartoon di molto pulp di oggi).

Dal romanzo è stato tratto un film per la regia di Michele Soavi e con Alessio Boni, Isabella Ferrari e Michele Placido (che non ho visto).





Il titolo viene da una famossissima canzone di Paolo Conte e Vito Pallavicini (scomparso da poco) e cantata da Caterina Caselli, è stata di recente anche ripresa da Franco Battiato.



Mi viene in mente anche una scena di Bianca, di Nanni Moretti.

Ritorno da Berlino

Sono finite le ferie!

Sono stato a Berlino, dove non ho potuto fare a meno di passare da un negozio di fumetti che, casualmente, si trovava sulla mia strada (il Grober Unfug, di Zossener str. 32)... e ho comprato il primo volume di Walt and Skeezix (nel link si trova un preview in pdf), con strisce dal 1921 al '22, di Frank King, edito dalla Drawn and Quarterly, con prezzo di copertina 29,95 Dollari USA (e comprato alla modica cifra di 14,95 euro, spero di non avere brutte soprese). Frank King è l'autore della serie Gasoline Alley, di cui ho tanto sentito parlare ma che non ho (avevo) ancora avuto modo di leggere.

Non pago, ho pure preso un albetto che narra (a fumetti) la biografia a fumetti di Vincent Van Gogh (almeno credo, è tutto in tedesco, di cui non mastico una parola!): si chiama Vincent Van Gogh Rabenjagd, di Willi Blöß, e l'ho comprato, indovinate dove, in un museo... nei musei tedeschi si ritiene il fumetto in grado di mettere in comunicazione i visitatori con l'arte, comunque non si fa uso di un atteggiamento schifiltoso verso questo mezzo (d'altra parte ormai nei negozi annessi ai musei si vedono le peggiori porcate kitsch).
Costa 3,00 euro ed è edito da www.kuenstler-biografien.de.

Altro segno evidente di come il fumetto sia per me una mania incurabile, nel grande zoo di Berlino non fanno altro che venirmi in mente pezzi di Zoo symphony, n. 9 di Alan Ford, di Magnus & Bunker...