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lunedì 8 agosto 2011
Filosofi
I filosofi son quelli che per primi voglio capire la realtà, per poi brevettarla.
martedì 19 aprile 2011
Il premier è uno sciamano
Stamattina mi sono illuminato. Ho finalmente capito che la strategia comunicativa del premier è quella dello sciamano, che parla ai livelli più oscuri della nostra psiche con gesti, riti e parole magiche.
Lo sciamano identifica e indica il male che si insinua nella comunità, fa sacrifici e esplicita voti per far esaudire i nostri desideri e realizzare le nostre speranze, lancia la propria energia contro gli spiriti che possiedono le persone per l'esorcismo.
Non enuncia, non analizza, ma compie veri e propri riti magici in cui il gesto e la parola hanno forti valenze evocative e scuotono i livelli più profondi dell'uomo: il contratto con gli italiani per il posto di lavoro è un voto/preghiera collettiva; gli strali e gli insulti contro "toghe rosse" o "comunisti" sono l'individuazione del male e la cacciata degli spiriti maligni dell'esorcismo; nella politica estera si presenta come il benevolo intercessore verso le forze esterne; perfino il bunga bunga si propone come canale per la realizzazione delle energie sessuali non manifeste e non sfogate degli italiani.
Il premier è uno sciamano e trova in molti menti ricettive da suggestionare, perchè suggestione è la sua forza (alimentata da possibilità economiche e di potere non indifferenti).
Lo sciamano identifica e indica il male che si insinua nella comunità, fa sacrifici e esplicita voti per far esaudire i nostri desideri e realizzare le nostre speranze, lancia la propria energia contro gli spiriti che possiedono le persone per l'esorcismo.
Non enuncia, non analizza, ma compie veri e propri riti magici in cui il gesto e la parola hanno forti valenze evocative e scuotono i livelli più profondi dell'uomo: il contratto con gli italiani per il posto di lavoro è un voto/preghiera collettiva; gli strali e gli insulti contro "toghe rosse" o "comunisti" sono l'individuazione del male e la cacciata degli spiriti maligni dell'esorcismo; nella politica estera si presenta come il benevolo intercessore verso le forze esterne; perfino il bunga bunga si propone come canale per la realizzazione delle energie sessuali non manifeste e non sfogate degli italiani.
Il premier è uno sciamano e trova in molti menti ricettive da suggestionare, perchè suggestione è la sua forza (alimentata da possibilità economiche e di potere non indifferenti).
giovedì 7 aprile 2011
La lieve fine di tutto
Oggi mi è venuta un'idea, tra il tragico e il faceto.
Una di quelle cose per cui l'immaginazione parte in quarta per la sua strada, e tu la lasci andare per vedere dove cavolo andrà.
Immaginiamo (ma non è così ovviamente, o almeno spero) che mi venga una di quelle malattie incurabili che ti fanno perdere lentamente ragione, lucidità, coscienza, insomma che ti rimbecilliscono completamente.
E immaginiamo (e non so se sarà così, ora preferisco non pensarci) che di fronte a una situazione simile, piuttosto che ridurmi a un vegetale ed essere solo un peso alle persone che mi circondano, decida di farla finita. Ma un po' per mancanza di coraggio, un po' perchè non voglio farla finita quando sto ancora bene, che decida di terminare la mia esistenza solo quando il mio stato sarà irrecuperabile.
Come potrei fare?
L'ideale sarebbe creare una trappola mortale, magari in casa, che fintanto che sono lucido posso evitare, ma quando ormai privato dell'intelligenza non riuscirei a schivare.
Che so, un libro colorato che attiri la mia attenzione, e che quando provo a prendere in mano faccia precipitare una pila di libri addosso uccidendomi sul colpo, una torta alla panna sul ciglio del balcone, che mi faccia precipitare dal settimo piano, un gelato con un cavo dell'alta tensione attaccato.
Non so perchè, l'idea di studiare un sistema per eliminare quella versione di me divenuto imbecille la trovo divertente. Tragica e divertente. Mi vedo con un sorriso da bambino che prende il "giocattolo" tanto desiderato, fulminato nel momento della sua massima bambinesca soddisfazione.
Che si può desiderare di più?
Una di quelle cose per cui l'immaginazione parte in quarta per la sua strada, e tu la lasci andare per vedere dove cavolo andrà.
Immaginiamo (ma non è così ovviamente, o almeno spero) che mi venga una di quelle malattie incurabili che ti fanno perdere lentamente ragione, lucidità, coscienza, insomma che ti rimbecilliscono completamente.
E immaginiamo (e non so se sarà così, ora preferisco non pensarci) che di fronte a una situazione simile, piuttosto che ridurmi a un vegetale ed essere solo un peso alle persone che mi circondano, decida di farla finita. Ma un po' per mancanza di coraggio, un po' perchè non voglio farla finita quando sto ancora bene, che decida di terminare la mia esistenza solo quando il mio stato sarà irrecuperabile.
Come potrei fare?
L'ideale sarebbe creare una trappola mortale, magari in casa, che fintanto che sono lucido posso evitare, ma quando ormai privato dell'intelligenza non riuscirei a schivare.
Che so, un libro colorato che attiri la mia attenzione, e che quando provo a prendere in mano faccia precipitare una pila di libri addosso uccidendomi sul colpo, una torta alla panna sul ciglio del balcone, che mi faccia precipitare dal settimo piano, un gelato con un cavo dell'alta tensione attaccato.
Non so perchè, l'idea di studiare un sistema per eliminare quella versione di me divenuto imbecille la trovo divertente. Tragica e divertente. Mi vedo con un sorriso da bambino che prende il "giocattolo" tanto desiderato, fulminato nel momento della sua massima bambinesca soddisfazione.
Che si può desiderare di più?
mercoledì 16 marzo 2011
La Natura e l'Uomo
Quel che mi stupisce di queste ore, drammatiche per il disastro sismico e nucleare in Giappone, così come per altre meno recenti, vedi il disastro petrolifero nel Golfo del Messico, non è la scoperta di essere vulnerabile, debole di fronte alla possenza infinita e inesauribile della natura, ma qualcos'altro: il fatto che l'uomo moderno sia convinto di potere e quindi giocoforza anche dovere agire sulla natura, governarla come se questa fosse nient'altro che un'appendice di sè.
Invece così non è, e sarebbe importante rendersene prima possibile conto. L'uomo può solo supporre di avere il pieno potere sul proprio mondo immaginario e immaginato, niente di più, e nella realtà nemmeno su questo, a meno di avere un'infinita consapevolezza.
Invece così non è, e sarebbe importante rendersene prima possibile conto. L'uomo può solo supporre di avere il pieno potere sul proprio mondo immaginario e immaginato, niente di più, e nella realtà nemmeno su questo, a meno di avere un'infinita consapevolezza.
martedì 15 marzo 2011
Miliardari del mondo
La rivista Forbes pubblica la lista dei 100 uomini più ricchi del pianeta (assieme a quella dei più potenti). Sarebbe carino pubblicassero anche quella dei 100 uomini più poveri del pianeta (probabilmente alcuni in fin di vita), così, per contrappasso, hai visto mai che producesse qualche oziosa riflessione?
Io potrei iniziare da quelli più poveri che conosco: Ciro il carpentiere, Alì il lavavetri, Giovanni il clochard....
Oppure potrebbero pubblicare, oltre alla lista delle 100 persone che guadagnano 100 milioni all'anno, quella di 100 milioni di persone con un guadagno di solo 100 dollari all'anno, o una combinazione simile.
Io potrei iniziare da quelli più poveri che conosco: Ciro il carpentiere, Alì il lavavetri, Giovanni il clochard....
Oppure potrebbero pubblicare, oltre alla lista delle 100 persone che guadagnano 100 milioni all'anno, quella di 100 milioni di persone con un guadagno di solo 100 dollari all'anno, o una combinazione simile.
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Le mie serie tv
Sono riuscito a vedere due nuove serie tv che mi sono piaciute assai: Defying Gravity, semifantascientifica che vede coinvolti un gruppo di astronauti esploratori del nostro sistema solare, racconto corale di uomini e donne, le loro relazioni e un'inquietante tinta di mistero, e Boardwalk Empire, serie ambientata ai tempi del Proibizionismo, con un sempre accattivante Steve Buscemi e prodotta da Martin Scorsese, storia di criminalità trattata con mano ferma e che intriga mano a mano.
Direi che si aggiungono alle tante che mi sono piaciute, da Dr. House a Grey's Anatomy, fino a Scrubs (ogni tanto si riesce ad uscire dall'ambito medico).
Direi che si aggiungono alle tante che mi sono piaciute, da Dr. House a Grey's Anatomy, fino a Scrubs (ogni tanto si riesce ad uscire dall'ambito medico).
martedì 1 marzo 2011
La nascita dell'umorismo
Quando l'uomo prese consapevolezza della morte
nacque l'umorismo.
O anche: L'umorismo nacque quando l'uomo divenne consapevole della morte.
nacque l'umorismo.
O anche: L'umorismo nacque quando l'uomo divenne consapevole della morte.
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