Volge al termine la storia di Lupo Solitario e il suo Cucciolo, ovvero Ogami Itto e il figliolo Daigoro, ronin errante in cammino per ottenere la sua vendetta contro la potentissima famiglia degli Yagyu, guidata dall'anziana "tigre" Retsudo.
Ex samurai, boia dello shogun, una volta molto temuto e rispettato, a seguito di un complotto degli Yagyu Ogami Itto ha dovuto intraprendere la via del ronin.
Il peregrinare del Lupo Solitario da tempo ha abbandonato la forma di racconto per episodi indipendenti, all'apparenza privi di una direzione narrativa, incentrati su "semplici" omicidi su commissione, per abbracciare il tema della vendetta contro gli Yagyu. Questo senza mai dimenticare di raccontare piccole realtà, vicende di uomini e donne dell'epoca Edo, di vario censo e origine, da semplici samurai a più potenti feudatari, da ufficiali dell'apparato burocratico dello shogun a comuni contadini e pescatori.
Un'affresco dell'epoca che non disdegna il gusto popolare per vendette, passioni, complotti, lotte per il potere e la sopravvivenza.
Ogami Itto che dice di vivere con il figlio nel Meifumado, l'inferno buddista, non teme quindi nè morte nè dolore nè possibilità di sconfitta, rappresenta la determinazione estrema, il valore di sè al di sopra delle avversità, e forse anche una forma di riscatto (a tinte forti) per il lettore.
Di quest'opera ricordo una famosa (per l'epoca, fra i ragazzini come me) trasposizione in una serie televisiva.
Aggiungo poi che nell'edizione USA le copertine sono di fumettari famosi, come Frank Miller e Bill Sienkiewicz, le stesse poi utilizzate nell'edizione italiana.
Lone Wolf & Cub n. 23, di Kazuo Koike e Goseki Kojima, ed. Panini (Planet manga), 5,00 euro.
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