Alvar Mayor vol. 4, Il tesoro di Yatzil Itza, di C.Trillo e E.Breccia, ed. Andamar, 12,00 euro.
La casa editrice Andamar ha pubblicato il terzo volume di Alvar Mayor, dopo La leggenda di Eldorado, La città d'oro della Patagonia e Il vento della disgrazia, mentre è prevista la prossima uscita del quinto volume, Le tre morti di Alvar Mayor.
In forma di racconti brevi ambientati all'epoca della conquista spagnola del continente sudamericano, vengono presentati episodi in genere indipendenti tra loro, anche se un filo narrativo li collega sequenzialmente, e i compagni di viaggio si incontrano e a volte si perdono tra un episodio e un altro.
Alvar Mayor rappresenta a fumetti l'epopea umana, la ricerca dell'impossibile che si trasforma in un vagare in preda agli eventi, in attesa che il prossimo incontro dia un nuovo pretesto per l'avventura: storie oniriche e racconti grotteschi, desiderio di giustizia e miserie umane, tutto questo attraversando il continente sudamericano abitato da antichi indigeni e preda dei conquistadores. Uomini che vivono secondo logiche diverse, mitiche i primi, spesso miserabili gli altri.
La visione in questo senso è un po' schematica ma la forza satirica dell'opera di Carlos Trillo ed Enrique Breccia non scade nel manicheismo.
La follia umana si manifesta in veste di pazzi alla ricerca di oro perduto o fonti dell'eterna giovinezza, o di meno ambiziose, ma altrettanto folli agli occhi di Trillo, ricerche di amori, vendette e riscatti, che solo raramente trovano una loro realizzazione.
Il vagare senza meta di Alvar Mayor è forse la sua unica salvezza, il solo modo che inconsciamente ha di essere immortale e non arrendersi.
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