Kirihito n. 4 (di 4), di Osamu Tezuka, Hazard Edizioni, 10,00 euro.
(l'albo si legge nel senso di lettura giapponese, da destra a sinistra)
Volge al termine la lunga odissea umana di Kirihito, narrata dal "dio dei manga" Osamu Tezuka.
È la storia di un giovane medico inviato dalla facoltà di medicina a indagare su una malattia che colpisce la popolazione di una regione isolata, malattia che viene chiamata "morbo di monmo", che deforma viso e arti delle persone facendoli somigliare a cani e portandoli poi alla morte.
In realtà la missione si rivela presto una trappola, e Kirihito viene colpito dallo stesso morbo che si apprestava a studiare: è costretto a peregrinare a lungo per il mondo, a scappare, venire imprigionato e sfruttato. Allo stesso tempo, in patria si seguono le vicende di altre persone vicine a Kirihito: il dottor Tatsugaura, "barone" universitario in corsa per la presidenza dell'ordine dei medici, causa delle sventure di Kirihito; Urabe, dottore amico di Kirihito, complice ma poi in preda a sensi di colpa per la sorte del collega; Izumi, la fidanzata di Kirihito e vittima indiretta; Helen, altra vittima del morbo di monmo.
La storia a tratti tocca punte di grottesco orrore, ma riesce sempre a suscitare il pathos verso i tormentati protagonisti. Ed è allo stesso tempo un manga che svela le bassezze umane, la corruzione della società, l'odio provocato da paure e superstizioni verso i diversi, ostracismo che trova le sue radici nell'omologazione e nel timore reverenziale verso il potere, e la tormentatissima strada dell'uomo per una scelta autonoma delle proprie azioni e del proprio destino.
Un drammone, intenso ma bello!
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