domenica 30 dicembre 2007

Cosa so

Alcuni sanno.

Altri sanno di non sapere.



Io non so nemmeno se non so.


(ma i voti sono sempre bassi)

3 commenti:

valerio ha detto...

Nella prima parte della frase ammetti di non sapere. Nella seconda parte ( se non so ) metti in dubbio il tuo non sapere e potenzialmente lo neghi. Dunque incorri in una contraddizione. Proviamo infatti a tradurre la frase csì: io possiedo un non sapere e nemmeno so di possedere un non sapere. in questa forma la contraddizione è più evidente. Ciao

Unknown ha detto...

mi piacciono le contraddizioni, le trovo interessanti ;-)

Comunque l'equivoco (credo) nasce dall'origine del mio intervento: "io so di non sapere" mi sembra già di per sé non realmente un atto di modestia, chi lo afferma si contrappone con quell'"io" a chi sa (o crede di sapere). Quindi dice "io so", poi dice di non sapere, ma se prima ha già detto di sapere...
Ma bisogna leggere fra le righe, in pratica afferma "l'unica cosa che so è di non sapere", e sicuramente intende "io non è che sono un ignorante totale, un essere privo di coscienza, ma almeno pongo come assunto che quello che so (o credo di sapere) può non essere vero sapere, o essere incompleto, o del tutto errato: va verificato, eventualmente rivisto e ampliato".

La mia alla fine voleva essere una battuta su una frase famosa e più interessante delle mie, semplicemente volevo sottolineare che a volte chi dice "io so di non sapere" lo usa in termini aggressivi, per confutare altri e per controbattere, ponendo l'accento su quell'"io" e di fatto negando il "non sapere": tradotto un po' alla buona, "Io so quel che non sai, e che io so in quanto essere superiore che si eleva dalla massa, so di non sapere, io posso confutare quel che dici e metterlo in discussione, e alla fine giungere alle mie conclusioni (che sono sicuramente migliori delle tue)".
Quel che volevo dire era: "io non so, non sono sicuro di niente, partiamo da qua e vediamo dove andiamo a finire (magari avevi ragione tu)". Alla fine io stesso magari so, ma devo riscoprirlo, non ne sono pienamente cosciente, magari alcune cose il mio corpo le sa, ma non ne sono consapevole a livello di coscienza... (ammesso che esista una coscienza unitaria e non un'"illusione di coscienza")
E alla fine si arriva a chiedersi cosa si intenda per sapere

Chissà che non si debba passare da una logica di tipo binario (che mi sembra stai usando te), ad una logica diversa (quantica? e qua le sparo grosse, è un'argomento che ritengo affascinante ma su cui davvero "so di non sapere"!)

Ciao (e scusa se l'ho fatta lunga)

Unknown ha detto...

...e alla fine dicevo "(ma i voti sono sempre bassi)", perchè bisogna sempre confrontarsi con la (dura) realtà!