L'idea mi è venuta pensando a uno slogan da mettere su una maglietta, "I'm black", frase dalle implicazioni razziali, ma non solo (nelle mie intenzioni): poteva indicare uno stato d'animo, un'appartenenza a una parte oscura, una profondità da sondare, anticonformismo, ecc.
Purtroppo si tratta di una frase troppo rischiosa: cosa succede se l'indossa un bianco, cosa se l'indossa un nero? Da slogan antirazzista poteva diventare razzista e così via...
E non poteva aiutare produrre magliette con la scritta "I'm white", "I'm yellow", et similia... dalla padella alla brace. Poteva essere carina se la si indossava a caso, indipendentemente dal colore della pelle, ma anche lì, ci si esponeva troppo a interpretazioni contraddittorie e indesiderate.
Così si può pensare a una maglietta (ma anche a gadget di vario tipo) con da un lato la scritta "I'm black", dall'altro "I'm white" (ad esempio), magari nero su sfondo bianco e viceversa, poteva essere double face o una parte, ad esempio davanti, bianca, l'altra nera. Così si sottolineerebbero le proprie diverse appartenenze, ma non solo razziali (che in genere sono evidenti), ma di credo, ideali, cultura, sguardo, ecc.
Paradossalmente (io credo) la presenza di una dicotomia sullo stesso oggetto indossato/portato dovrebbe suggerire il superamento della stessa, mutando le contrapposizioni nell'unità e nell'accettazione del melting pot (che potrebbe essere il nome della marca/linea di oggetti).
Nota: A differenza del resto del sito questa parte è totalmente copyright (2007) dell'autore (potrebbe essere usata per una campagna dell'Amnesty International :P ).
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