..e denso, e scorre copioso. Sono rari i fumetti, ma se è per questo le storie narrate in genere, siano romanzi o film o altro, che sono capaci di colpirti con un pugno nello stomaco, e farti fare una discesa all'inferno sulle tracce di Louis, killer della mala con un cancro che lo uccide.
Una storia che tocca l'acme del noir, cruento senza compiacimenti, dall'atmosfera torbida senza concessioni di nessun tipo.
Loustal, qui in collaborazione con Paringaux, è un grande creatore di atmosfere, tra afrore jazz e secchezza hardboiled.
Un grande esempio di fumetto, che nulla ha da invidiare alle altre arti.
Solo un paio di note: la prima, in una vignetta con la didascalia "Al calar del sole scorse la città bianca, e oltre la città il mare più rosso di una pozza di sangue.", ma il mare è colorato in tonalità violetto. Sono curioso su questa.. imprecisione? I colori sono stati resi male? Un pudore o un ripensamento o una dimenticanza in fase di colorazione?
Un'altra nota, più seria, riguarda l'ultima vignetta, che a parer mio rovina molto del controllo avuto sino all'ultimo sulla sceneggiatura. Senza voler svelare troppo elementi della trama, si mostra il protagonista in una immagine che potrebbe farne un'eroe, un eroe maledetto: anche se si mostra impietoso allo sguardo del lettore, è comunque centrale, quasi una consacrazione. Eppure la storia fino all'ultimo è la storia di Louis, ma anche la storia del suo mondo, di chi gli sta intorno. Secondo me può essere una nota stonata.
Oppure è solo Louis che si mostra al lettore senza rimpianti, si espone totalmente, puro, quasi a sfidarne il giudizio?
(Puro nel senso non di innocente, ma piuttosto di materia impura dopo vicende che l'hanno esposto al calore bianco, scoprendone l'essenza)
Qui la pagina dell'editore Casterman, (in francese) con una tavola e la copertina.
Qui altre immagini dal sito di Loustal.
Il sangue della mala, di J. de Loustal e Ph. Paringaux, ed. Coconino Press, 16,00 euro.
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