È la storia di due ragazzi in fuga in una metropoli degradata in mano a bande di trafficanti, e di una vecchia che sembra in grado di comandare le api (e che nel corso della storia racconterà la storia di altri due giovani, anche loro in fuga, evasi da un manicomio).
La trama raccontata in poche parole, come spesso accade, può dare un'idea del tutto sbagliata dell'opera. Forse meglio si può descrivere il fumetto con una canzone cantata dalla radio nel racconto della vecchia:
Dove stiamo andando? Non abbiamo una direzioneLa storia procede per scarti, scarti di trama e scarti di livelli: si passa dal racconto della vecchia alle fughe dei due ragazzi, dai momenti di azione, spesso trasfigurata nell'onirico, ai momenti in cui i protagonisti esprimono le loro paure (tutto questo senza scadere nello stucchevole).
con il cuore così vuoto
come i nostri bagagli
ma così gioiosi
perchè noi sappiamo volare...
Scarti che invitano a una fruizione più meditata, non sempre di immediata comprensione, ma che catturano il lettore nell'incanto della storia.
Nelle inquadrature e nel "montaggio" il fumetto ha un taglio decisamente cinematografico, tipico dell'animazione. Il tratto è molto curato, un po' sacrificato dalle dimensioni della pagina, il disegno oscilla tra il grottesco e il poetico, con una grande padronanza di stile.
Sicuramente un fumetto e un autore da tenere d'occhio.
My Street di Nie Jun, 001 Edizioni, 5,90 euro.
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