Prosegue l'epopea di Alita, la guerriera cyborg sempre in lotta per l'autodeterminazione.
Purtroppo devo dire che questa "incarnazione editoriale" soffre, forse anche per l'eccessiva diluizione nel tempo delle uscite, ma credo anche di una certa confusione narrativa dell'autore, che con flashback e disgressioni, ci fa perdere di vista l'obiettivo.
Del resto sembra che neanche Alita sappia più cosa voglia: in fondo le lotte precedenti erano anche un modo per riscoprire se stessa, lei che era stata ritrovata senza memoria in una discarica, e per affermarsi in un mondo difficile pieno di avversari ma anche di qualche prezioso alleato.
D'altra parte il piacere dei duelli decresce, come quello di tecniche speciali e personaggi bislacchi come Desti Nova, scemando la sorpresa sostituita dal senso di deja vu; e anche se vi sono episodi interessanti (come il flashback di Caella Sanguinis) questi male si amalgamano con l'intera vicenda: sempre parlando del lungo flashback, si vedono episodi con protagonista un personaggio che resta comunque secondario per il lettore, la cui partecipazione non può dividersi tra Caella e Alita.
Peccato, perchè la prima serie era davvero ben realizzata, fresca e originale. Non resta che sperare!
Alita Last Order n. 21, di Yukito Kishiro, Ed. Panini, € 2,20
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