Si parla ancora di freaks, argomento caro a Dylan, senza cadere nel patetico o nello sforzo vistoso di essere corretti, anche se (per me) la tematica del mostro ha forse un po' stancato.
La Barbato comunque scrive un Dylan Dog sempre interessante e mai banalizzato, coinvolgente in quanto onesto con sè stesso: e stupisce il finale aperto, in tempi in cui i proclami e predicozzi, indicazioni su come si deve pensare, sono onnipresenti nel mondo che ci circonda (ovvero nei media, e in qualche misura questo è la stessa cosa).
In evoluzione i disegni del sempre bravo Nicola Mari: sembra che le sue chine vogliano diventare altro, altra materia, più pastosa, solida, i volumi più marcati.
P.Barbato, N.Mari, Dylan Dog n. 245, Il cimitero dei freaks, Sergio Bonelli Ed., 2,50 euro
Tra l'altro leggo qui che Paola Barbato ha appena avuto una figlioletta! Auguri! (da un freak!)
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