Gli ultimi Dampyr usciti dimostrano che la Bonelli riesce a "sfornare" prodotti di alta-media qualità, pur essendo (praticamente) un'industria - di cultura e intrattenimento.
La prima storia, uscita a gennaio, è Via del Sortilegio, ambientata a Parigi, sceneggiata da Boselli e disegnata da Majo.
La trama vede coinvolti vari personaggi molto ben caratterizzati che, come spesso accade per le storie di Dampyr, sono animati da interessi di vario genere.
Se si può muovere un appunto, devo dire che da questa ricchezza di caratterizzazione non sempre ne guadagna in profondità il personaggio: il cattivo è spesso autenticamente cattivo, senza fraintendimenti, mentre più duttili si rivelano essere gli alleati, che non sempre sono proprio buoni.
Una dicotomia un po' schematica, tipica anche di Tex e delle produzioni che si rivolgono ad un grande pubblico: il nemico deve essere identificabile facilmente da tutti i lettori, e non ci devono essere perplessità sulla sconfitta che lo colpirà alla fine della storia, nè sulla necessità morale di questa sconfitta. Questo se da un lato avvicina il lettore che ha bisogno del piacere derivante da una lettura semplificata, dall'altro può infastidire un lettore un minimo smaliziato e bisognoso di complessità e di uscire dagli schemi (nella mia esperienza, molto rari sono gli autori che sanno soddisfare entrambe i lettori).
Altro (piccolo) appunto, la trama a volte si complica, mette in gioco poteri superumani e soluzioni non sempre convincenti, e a tratti il piacere nella lettura ne risulta un po' compromesso.
I disegni e le chine di Majo sono spettacolari (qua ovviamente rivelo la mia preferenza per questo autore): ottimi sia i disegni che le chine, solidi e raffinati.
Dampyr n. 82, Via del sortilegio, di M.Boselli e Majo, Sergio Bonelli Editore, 2,50 euro.
L'altra storia, appena uscita, è L'aviatore fantasma. Ambientata a Praga, una Praga in cui sono in corso le riprese di un film sui bombardamenti di Londra.
La storia in questo caso è tenue: mi piace in questo caso l'ambiguità della parola, può essere intesa come un pregio e un difetto. E in effetti alla base di questa storia c'è un ricordo, una malinconia, raccontata in un modo che non dà sufficiente soddisfazione.
Disegni e chine di Fabrizio Russo, sono accettabili, anche se ancora un po' immaturi.
Dampyr n. 83, L'aviatore fantasma, di L.Mignacco e F.Russo, Sergio Bonelli Editore, 2,50 euro.
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