Molti di coloro che credono in un dio sostengono con forza l'importanza della fede, il sostegno alla certezza della propria Verità, rivelata o indiscutibile.
Se questo si verifica, nella visione dicotomica che si genera quando si sostiene con forza un'idea al di sopra delle altre, preferisco di gran lunga la forza del dubbio.
Quando la fede non ammette incertezze viene preparata una comoda sede per la superbia, si crea la premessa per la soppressione del non conforme, si giustifica la propria ignoranza di ciò che ci circonda.
Il dubbio può rendere più deboli, è uno strumento che si deve imparare ad usare, ma è molto più importante della fede (che non rende automaticamente migliori).
2 commenti:
Mi sembri d'accordo con Michel Onfray, autore del "Trattato di ateologia".
Non lo conoscevo, grazie della dritta, sembra interessante ma non l'ho letto
Sono comunque più interessato a costruire un "atteggiamento mentale", che a demolirne un'altro (magari è un passo necessario).
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