domenica 26 novembre 2006

Stratos by Miguelanxo Prado

Uscito di recente per la neo-nata casa editrice 001 Edizioni, per la cifra non proprio modica di 9,90 €, questo volumetto di Miguelanxo Prado ci fa scoprire la sua grande capacità narrativa, oltre a quella (già dimostrata) di ottimo artista.
Le dimensioni dell'albo non traggano in inganno, l'opera (del '96) è praticamente concentrata, segnata dalla grande capacità di sintesi psicologica dell'autore.

In un futuro distopico, ma in cui si possono riconoscere le debolezze umane proprie di una realtà molto attuale, vivono molti diseredati e pochi privilegiati il cui destino si intreccia in modo quasi discreto.
Tante microstorie, che all'inizio sembrano compiute nel narrare le vicende dei singoli protagonisti, proseguono riunendo i diversi destini, tracciando infine l'affresco di un mondo in cui le diverse esistenze e gli sforzi umani si sfaldano di fronte all'impossibilità si realizzare i propri desideri.
Proprio chi acquista una nuova coscienza di sè, sembra dire Prado, chi ripudia un'esistenza basata sul potere esercitato sugli altri, chi più si avvicina a quello che chiamiamo umanità, è destinato a veder spegnersi e fallire le proprie possibilità di realizzarsi.

Se si deve trovare un difetto, forse è proprio nell'eccessiva umanità mostrata dai vari protagonisti, persino irreale e irrealistica.
Chissà che questa mia opinione non sia il sintomo di moralismo bacchettone: io voglio che il cattivo sia punito, e, nel caso di impotenza dell'eroe di fronte al male (come in molte storie di lingua spagnola), almeno che questo male venga sbeffeggiato o condannato.
Molte opere di lingua spagnola, in particolare quelle argentine, sono cariche di una satira graffiante e grottesca, di cui Stratos conserva ancora traccia: questa è però stemperata dallo sguardo vicino all'Uomo, un uomo pieno di umani difetti, persino carogna e assassino, o perso in una coscienza appannata che confina con l'indifferenza, ma a cui l'autore si avvicina senza desiderio di colpire e ferire, piuttosto con pietoso affetto.

Altro (incomprensibile) difetto, il fatto che in 4a di copertina venga citato Philip K. Dick, che di fatto non c'entra niente.

mercoledì 22 novembre 2006

pensiero nella notte

la conoscenza è una scommessa in mezzo al vuoto

ecco, se si può dire "Frangean la biada con rumor di croste", io ho detto la mia

Seton - Il ragazzo e la lince

Una storia che unisce l'America ancora di frontiera e la Natura selvaggia e le necessità di sopravvivenza che impone, e che gli uomini devono riscoprire. Un'esperienza felice ma anche dura e difficile per il giovane protagonista.
Sull'opera di Ernest Thomson Seton (1860-1946), naturalista, pittore (cliccate qui e qui per altre informazioni), era già uscito un altro volume, "Lobo, il re dei lupi".
Leggibile da solo, questo secondo volume porta alla memoria storie di Jack London come "Il richiamo della foresta" o "Zanna Bianca".
Il giovane protagonista viene mandato dal padre a passare l'estate presso una famiglia di amici, che vive in una fattoria isolata, nei boschi del Canada. In parallelo si vivono le difficoltà di una lince che ha appena partorito i suoi cuccioli, e la sua lotta per procurarsi il cibo. Il giovane è felice della vita di campagna, e la natura non può che suscitare le sue curiosità di ragazzo, ma presto dovrà lottare egli stesso per la vita.
Le due vicende, che si intrecciano solo per brevi incontri, entrano in risonanza nell'esperienza della lettura, per conoscere l'apice nel finale (che non rivelerò).

Scritto da Yoshiharu Imaizumi, disegnato dal grande Jiro Taniguchi, esce per la Panini alla modica cifra di 12,50 €.

Unico difetto di questa edizione, la scelta di pubblicarlo con lettura "alla giapponese": una difficoltà di lettura facilmente superabile con un minimo di pratica, ma che può comunque allontanare i lettori più pigri o che si fanno facilmente spaventare. Sempre pubblico, sempre da avvicinare.

martedì 21 novembre 2006

Gesù, e non è un'esclamazione

...ma il nuovo fumetto edito dalla Yamato edizioni, la vita di Gesù secondo Yoshikazu Yasuhiko, 15 €, è uscito or ora il primo dei 3 volumi.
Yoshikazu Yasuhiko è un grande autore (tra l'altro il padre, come riportato in questo sito, era di fede crisitana): ha già lavorato su Gundam (Origini è in corso di pubblicazione per la Panini), e nella stessa collana della Yamato è uscita la biografia a fumetti di Alessandro Magno.
Trovo prematuro parlarne prima della chiusura della miniserie, comunque è sempre interessante vedere come viene trattato da una persona proveniente da una cultura così diversa un "personaggio" della cui storia sembriamo sapere tutto, e di cui abbiamo certamente un'idea ben precisa e che difficilmente cambieremo.
Nel libro il punto di vista è quello di "Giosuè", ovvero Tito, di cui l'autore ha cambiato arbitrariamente il nome. Giosuè è praticamente una "spia" dei farisei che si introduce tra i discepoli di Gesù, su ordine di un suo misterioso superiore.
L'autore pone molta attenzione alle condizioni politiche della Palestina dell'epoca, descrivendo le divisioni in fazioni della società ebraica, nello stesso tempo mantiene alto il pathos e la tensione della narrazione.
Non è una lettura di parte, o quantomeno conforme a quelle a cui siamo abituati: è ovviamente una visione che si può condividere o meno, comunque diversa.
Il disegno è come sempre di elevata qualità, e la trattazione cromatica delle atmosfere suggestiva.
Anche se il manga è curato dal punto di vista della documentazione, non lo definirei un fumetto algidamente storico: gli stessi lineamenti dei personaggi sono quelli tipici dei manga, affinati più che realistici.

Segnalo altre pubblicazioni recentissime su Gesù: di Corrado Augias e Mauro Pesce "Inchiesta su Gesù", e "Gesù di Nazareth Dal Battesimo nel Giordano alla Trasfigurazione" di Papa Benedetto XVI.

l'ombra sul muro di Hiroshima

avevo gia' fatto un sito personale, quando ancora i blog non esistevano, dal lontano 1996: una sorta di diario delle mie letture di fumetti, mia passione non ancora sopita, con pochissime pretese critiche...

non credo di riuscire piu' a recuperare la password di accesso, quindi il sito sta li', con i suoi strafalcioni, le opinioni affrettate, a volte taglienti, altre volte melense, fintanto che IOL non si decidera' a eliminarlo... probabilmente sara' li' anche dopo la mia dipartita da questa valle di lacrime, come l'ombra sul muro di Hiroshima di una vittima della bomba.

di fumetti parlero' ancora, le tante letture affrettate, ma non solo

(Fu) Una falsa partenza

questo lo scrissi tempo fa (domenica, gennaio 08, 2006), e non ne feci niente:

Partiamo! via, non so assolutamente di cosa scrivere, perche' scrivere (ma anche perche' non scrivere), eppure ho deciso pure io di scrivere il mio blog...

chi sono: non mi ritengo meno o più noioso della media delle persone, non ho opinioni particolarmente intelligenti, non sono nessuno... posso solo migliorare!
idee in caduta libera e' il titolo, le mie idee in eccedenza sbrodoleranno giu' senza controllo, cadranno giu', forse come tracce o prodotti di scarto, ma almeno cercheranno di trovare una loro strada

sara' un diario, un monologo (?) che cerca di confrontarsi con la realtà...